Festival Internazionale “AgriCultura Italia”

Il Festival Internazionale “AgriCultura Italia” è un Progetto di Promozione e Valorizzazione del Patrimonio Italiano Agricolo e Culturale, ideato dall’attore-regista Agostino De Angelis e curato dalla dottoressa Desirée Arlotta e dall’Associazione Culturale ArchèoTheatron con l’Academy for Theater, Cinema and Cultural Heritage.
Il Festival Internazionale “AgriCultura Italia” nasce come un evento culturale multi-artistico, scientifico e agroalimentare, che ha come finalità la promozione della cultura agricola italiana nel mondo, dei prodotti tipici alimentari e dell’allevamento, con il patrimonio storico culturale, artistico, enogastronomico, delle tradizioni popolari e religiose, per accendere i riflettori su tutto il Patrimonio Italiano, che rappresenta per la collettività un punto di riferimento che affonda le radici nell’intrinseca storia millenaria e per il quale il Festival si realizzerà in forma itinerante in Italia e all’Estero.
L’Italia, fu protagonista nel mondo per la cultura agricola, artistica, letteraria, storica e religiosa, grazie anche agli scambi commerciali con i popoli che si affacciavano sul Mar Mediterraneo e soprattutto per la sua collocazione geografica e strategica all’interno del Mar Mediterraneo, già nell’antichità culla di alcune tra le più antiche civiltà del Pianeta, nonché teatro principale della storia e della cultura della civiltà occidentale assieme al Medio Oriente e al Vicino Oriente.
L’idea dell’attore e regista Agostino De Angelis è quella di realizzare un Festival che unisca Cultura, Coltura e Culto del Patrimonio Italiano, attraverso degli eventi che diano risalto a tutto quello che è stato, che è, e che sarà l’Italia nel mondo.
La scelta del progetto, ideato dall’attore e regista Agostino De Angelis, nasce dal fatto che lui stesso è nato e cresciuto in una terra ricca di storia, come quella etrusca di Cerveteri, gli etruschi infatti conoscevano bene il lavoro di semina e raccolto, ma anche il piacere del mangiare e la degustazione degli alimenti nei loro banchetti e dell’arte e della cultura agricola; inoltre nato da famiglia contadina della maremma laziale, ebbe modo di conoscere la cultura contadina, attraverso il padre, che fu assegnatario di un podere dell’Ente Maremma Laziale, con la famosa e più importante riforma agraria avvenuta in tutta Italia dopo il secondo dopoguerra, nel 1950, ad opera del governo De Gasperi e dei ministri dell’Agricoltura ‘illuminati’ come Antonio Segni e Amintore Fanfani, in cui venivano assegnate le terre ai contadini tramite esproprio ai grandi latifondisti.
L’unione di più eccellenze della cultura italiana: le architetture figlie delle grandi committenze e dei grandissimi “geni” italiani, la letteratura, la storia, l’agricoltura, il culto e il patrimonio religioso, le tradizioni, che fanno grande il nostro Paese nel mondo, porta intrinsecamente un alto valore, sia culturale che identitario del Festival Internazionale “AgriCultura Italia” attraverso anche il coinvolgimento di tutti gli Enti e Istituzioni preposti.
Coniugare l’agricoltura alla cultura rappresenta un alto valore identitario, che per questo, si ritiene un elemento innovativo rispetto alla tradizione culturale italiana.
La molteplicità delle forme artistiche, scientifiche e tecnologiche impiegate negli eventi, caratterizza l’unicità del Festival Internazionale “AgriCultura Italia”, che permette di abbordare tematiche che vadano al di là del semplice contenuto specifico e per questo di avvicinare un pubblico più ampio possibile.